Il dibattito competitivo si compone di diversi momenti e interventi, tutti con una loro funzione specifica e una durata dettata dal protocollo.
Conoscere le caratteristiche di ogni intervento e la sua durata è fondamentale per ricoprire al meglio il proprio ruolo all’interno del dibattito e ottenere più punti per la vittoria.
Prologo:
Il prologo è il primo intervento del dibattito, nel quale la squadra presenta la mozione e la sua rilevanza, esplicita la linea argomentativa che intende seguire e definisce i termini chiave della mozione.
Argomentazione:
L’argomentazione serve ad esporre i principali punti di forza della propria tesi, sviluppare i propri argomenti e apportare esempi a supporto. Nel dibattito ci sono due momenti dedicati alle argomentazioni, ed in ognuno di essi si può decidere se portare un solo argomento o più d’uno. La persona che argomenta sarà colei che nel dialogo socratico dovrà difendere l’argomentazione.
Dialogo socratico:
Il dialogo socratico è uno dei momenti più dinamici e interattivi del dibattito, perché consiste in un botta e risposta tra l’argomentatore e un componente della squadra avversaria nel ruolo di socrate. Il compito del socrate è di porre domande per evidenziare criticità, debolezze e contraddizioni dell’argomentazione, mentre il compito dell’argomentatore è difendere la propria tesi e chiarire la propria posizione.
Il nome dell’intervento riprende il processo maieutico di Socrate, che con le opportune domande faceva ammettere all’interlocutore l’insufficienza della propria tesi.
Pausa:
La pausa, di un quarto d’ora, serve alle due squadre per fare il punto sull’andamento del dibattito, e pensare ad una replica e ad una possibile difesa.
Replica:
La replica è il primo intervento della seconda parte del dibattito, in cui bisogna confutare le tesi della squadra avversaria, deve essere schematica, precisa e puntuale.
Difesa:
La difesa è un intervento di squadra (ma è possibile farla anche da soli) in cui si risponde alla replica della squadra avversaria e si difendono le proprie posizioni.
Epilogo:
L’epilogo è l’intervento finale del dibattito, serve a riassumerlo e a riprendere le proprie argomentazioni ancora una volta. Per essere più incisivo e memorabile, andrebbe concluso con un’esortazione retorica e un tono icastico.
I giudici
Il dibattito è seguito e ascoltato attentamente dai giudici, solitamente in numero dispari. Attraverso una scheda i giudici valutano con un punteggio i singoli interventi sulla base di più parametri. Tra essi troviamo coerenza, efficacia comunicativa e capacità persuasiva.
Il voto del singolo giudice va alla squadra con il punteggio più alto, ogni giudice può esprimere un solo voto, per vincere la competizione la squadra deve ottenere almeno un voto di vantaggio sulla squadra avversaria